IL VERSETTO DELLA
PURIFICAZIONE
IL VERSETTO DELLA
PURIFICAZIONE NELLE FONTI SUNNITE
IL MESSAGGERO DI ALLAH E LA
DISCESA DEL MISERICORDIA DIVINA
Ĥākim[1], nel
suo libro "Al-mustadrak °Ala-ş-şaĥīĥayn
Fi-l-ĥadīŝ" narra che °Abdi-l-Lāh Bin Ja°far[2] disse: «Quando il
Messaggero di Allah (S) vide la misericordia divina discendere, disse: "Chiamate
a me! Chiamate a me!". Şafiyaħ disse: "O Messaggero di Allah (S), chi dobbiamo chiamare verso di
te?". Disse: "La mia ahlu bayt [famiglia]: Alì,
Fatima, Ĥasan e Ĥusayn". Furono allora condotti dal
Messaggero di Allah, il quale gettò il suo mantello su di loro, poi
elevò le mani al cielo e disse: "O Allah, questi sono la mia ahlu
bayt [famiglia], benedici dunque Muĥammad e la famiglia di Muĥammad". Fu allora che Iddio rivelò questo versetto: "Innamā
yuridu-l-Lāh liyužhiba °ankumu-r-rijs Ahla-l-bayt wa yuţahhirakum
taţhirā"[3]»
Ĥākim
dice che gli asnād di questo ĥadīŝ sono şaĥīĥ.[4]
IL TIPO DI MANTELLO SECONDO
UNA TRADIZIONE DI °Ã'IŠAĦ[5]
Muslim, nel
"Şaĥīĥ", Ĥākim, nel "Mustadrak", Bayhaqiyy, nel "Sunan Kubrā",
e Ţabariyy, Bin Kaŝīr e Suyutiyy, nei loro tafāsīr,
narrano la seguente tradizione[6]: «Una mattina il Messaggero di Allah (S) uscì con un mantello
di lana nera. Giunse Ĥasan Bin Alì (A), e il Profeta lo
cinse col mantello, poi venne Ĥusayn, e cinse anche lui con esso,
poi venne Fatima, e cinse anche lei con esso, e dopo di lei venne Alì, e
il Profeta cinse anche lui con il mantello; disse dunque: "Innamā
yuridu-l-Lāh liyužhiba °ankumu-r-rijs Ahla-l-bayt wa yuţahhirakum
taţhirā"[7]
IL TIPO DI MANTELLO SECONDO UNA TRADIZIONE DI UMMU SALAMAĦ[8]
Il Ţabariyy e il Qurţubiyy,
nel commentare il versetto in esame, narrano che Ummu
Salamaħ disse: «Quando
fu rivelato il versetto "Innamā yuridu-l-Lāh
", il
Messaggero di Allah convocò Alì, Fatima, Ĥasan e Ĥusayn,
e li coprì con un mantello khaybarita[9]
»
In un altra tradizione dice: "Li
coprì con il suo mantello"[10]
IL MODO IN CUI GLI AHLU-L-BAYT
(A) SI SEDETTERO SOTTO IL MANTELLO DEL PROFETA (S)
Secondo una tradizione narrata da °Umar
Bin Abī Salamaħ
Ţabariyy e Bin Kaŝīr, nei loro tafāsīr, e Tirmižiyy, nel
Şaĥīĥ, e Ţaĥāwiyy nel Muškilu-l'ãŝār,
narrano da °Umar Bin Abī Salamaħ la seguente tradizione[11]: «Il versetto "Innamā
yuridu-l-Lāh
" fu rivelato al Messaggero di Allah in casa di Ummu
Salamaħ; egli convocò Ĥasan, Ĥusayn e
Fatima, e li fece sedere di fronte a sé, convocò poi Alì, e lo
fece sedere dietro di sé, poi coprì se stesso ed essi con quel mantello,
e disse: "[O Allah] questi sono la mia ahlu bayt [famiglia],
allontana dunque da essa l'impuritą e purificali di purificazione completa"»
Nella tradizione narrata da Bin
°Asākir, dopo questa frase, si narra che Ummu Salamaħ disse al
sommo Profeta (S): "Uniscimi a loro", ed egli rispose: "Tu hai la
tua posizione e sei nel bene [ma non fai parte della mia ahlu bayt]"[12]
Secondo una tradizione narrata da Wāŝilaŧi-bni
Asqa°[13]
e Ummu Salamaħ
Ħākim, nel Mustadrak, e Hayŝamiyy, nel Majma°u-z-zawā'id,
narrano da Wāŝilaŧi-bni Asqa° la seguente tradizione: «
il
Profeta fece sedere Alì e Fatima di fronte a sé, e Ĥasan e Ĥusayn
sulle sue ginocchia». Ħākim afferma: "Questa tradizione con
la condizione imposta dai šayķayn Buķāriyy e Muslim
per la sua l'autenticitą č concorde ed autentico (şaĥīĥ).
Ţabariyy, Bin Kaŝīr e Suyūţiyy, nei loro tafāsīr,
Bayhaqiyy, nel Sunan Kubrā, e Aĥmad Bin Ħanbal,
nel suo Musnad, narrano questa tradizione da Ummu Salamaħ.[14]
IL LUOGO IN CUI SI
RIUNIRONO IL PROFETA E LA SUA AHLU BAYT, SECONDO UNA TRADIZIONE NARRATA
DA ABÛ SAºID ĶADRIYY
Il Suyūţiyy, interpretando
il versetto in esame, narra, da Abū Saºīd Ķadriyy, la seguente
tradizione: «Quel giorno era il turno di Ummu Salamaħ, il Profeta doveva
rimanere da questa sua moglie, e Gabriele (A) discese con questo versetto: "Innamā
yuridu-l-Lāh
". Il Messaggero di Allah riunì allora Ĥasan,
Ĥusayn, Fatima e Alì, e li avvicinò a sé, e stese su
di loro quell'indumento, in modo che Ummu Salamaħ rimase fuori da essa.
Poi disse: "O Allah, questi sono la mia ahlu bayt [famiglia]. O
Signore, allontana da questa ahlu bayt l'impuritą, e purificali di
purificazione completa". Ummu Salamaħ disse allora: "O
Messagero di Allah, io sono con loro?". Il Profeta disse: "Tu hai la
tua posizione e sei nel bene [ma non fai parte della mia ahlu bayt]"»[15]
[1] Ĥākim Abū °Abdi-l-Lāh Muĥammad Bin °Abdi-l-Lāh
An-nayšaburiyy (morto nell'anno 415 dell'egira lunare) č l'imam dei
narratori di tradizioni del mondo sunnita. Il titolo "ĥākim"
indica il pił alto grado per un narrattore di tradizioni islamiche nel mondo
sunnita, mentre in esso il minimo grado č quello del
"muĥaddiŝ", poi v'č lo "ĥafiz", poi lo
"ĥujjaħ" e infine lo "ĥākim". Per ulteriori
informazioni rimandiamo il lettore all'opera Al-muķtaşar fī °ilmi
rijāli-l'aŝar (pag. 71)
[2] °Abdi-l-Lāh Bin Ja°far Žu-l-janāĥayn
(Ja°far At-tayyār), era il figlio del celebre Abū Ţālib, e sua madre era
Asmã' Bint °Umays Ķaŝ°amiyy. Nacque in Abissinia, e fu
contemporaneo del sommo Profeta (S). Morì dopo l'anno 80 dell'egira
lunare. Per ulteriori informazione sulla sua biografia, rimandiamo il lettore
all'opera Usdu-l-ġābaħ (vol. 3, pag. 33)
[3] Traduzione: "Allah vuole solo portare via da voi
"Ahlu-l-bayt" l'impuritą, e purificarvi di purificazione
[completa]" {Al'aĥzāb: 33}
[4] Il Mustadrak di Ĥākim sui şaĥīĥayn
di Muslim e Buķarī (vol. 3, pagg. 147 e 148)
[5] °Ã'išaħ era figlia di Abū Bakr,
ed era una delle mogli del sommo Profeta (S), il quale la portò a casa
sua diciotto mesi dopo l'Egira. °Ã'išaħ morì nell'anno 57 o 58 o 59 dell'egira lunare. Abū
Hurayraħ esegui pregò sulla sua salma, e fu sepolta nel celebre
cimitero di Baqī°. Per ulteriori notizie sulla vita di °Ã'išaħ rimandiamo il lettore
all'opera "Il ruolo di °Ã'išaħ nella storia dell'Islam" dello Allāmaħ °Askariyy.
[6] Şaĥīĥ di Muslim, capitolo dedicato alle
virtł della Famiglia del sommo Profeta (S), vol. 7, pag. 130; Mustadrak
di Ĥākim sui şaĥīĥayn di Muslim e
Buķarī, vol. 3, pag. 147; Sunan Kubrā di Bayhaqiyy, capitolo
che parla della Famiglia del sommo Profeta, vol. 2, pag. 149; il tafsīr di
Ţabariyy, vol. 22, pag. 5; il tafsīr di Bin Kaŝīr;
Jāmi°u-l-bayān, vol. 3, pag. 458; Jāmi°u-l'uşūl, vol. 10, pag.
101 e 102; Taysīru-l-wuşūl, vol. 3, pag. 297; il tafsīr di Suyūţiyy;
Ad-durru-l-manŝūr, vol. 5, pagg. 198 e 199.
[7] Traduzione: «Allah vuole solo portare via da voi "Ahlu-l-bayt"
l'impuritą, e purificarvi di purificazione [completa]» {Al'aĥzāb: 33}
[8] Ummu Salamaħ, Hind, era figlia di Abū Umayyaħ Qurašiyy Maķzumiyy. Il
Messaggero di Allah (S), dopo la morte del primo marito di Ummu Salamaħ (che
si chiamava Abū Salamaħ Bin °Abdi-l'asad, e fu ferito nella
battaglia di Uĥud, e perse la vita a causa di ciò), la
sposò. Ummu Salamaħ
morì dopo il martirio dell'imam Ĥusayn
(A), nell'anno sessanta dell'egira lunare. Per ulteriori informazioni sulla
sua biografia rimandiamo il lettore alle opere "Usdu-l-ġābaħ"
e "Taqrību-t-tahžīb"
[9] Abū Sa°īd narra questa tradizione da Ummu Salamaħ. Tafsīr di Ţabariyy, vol. 22, pag. 6.
[10] Šahr Bin Ĥušab narra questa tradizione da Ummu Salamaħ. Tafsīr di Ţabariyy, vol. 22, pag. 6. Anche
Bin Kaŝīr ricorda questa tradizione nel suo tafsīr (vol. 3,
pag. 485)
[11] Il testo della traduzione č stato preso dal Ţabariyy.
[12] Şaĥīĥ di Tirmižiyy, vol. 12, pag.
85; Tafsīr di Ţabariyy, vol. 22, pag. 7; Tafsīr di Bin
Kaŝīr, vol. 3, pag. 485; Muškilu-l'ãŝār, vol.
1, pag. 335; Jāmi°u-l'uşūl, vol. 10, pag. 101; Bin °Asākir, vol. 5,
parte prima, pag. 16.
[13] Wāŝilaŧi-bni Asqa° Bin Ka°b Layŝiyy, diventò mussulmano prima della campagna di Tabūk. Si dice
che sia stato tre anni servitore del sommo Profeta (S). Morì dopo l'anno
ottanta dell'egira lunare a Damasco o a Baytu-l-maqdis. Per ulteriori
informazioni sulla sua biografia consultare l'opera Usdu-l-ġābaħ, vol.
5, pag. 77.
[14] Mustadrak, vol. 2, pag. 416; vol. 3, pag. 147. Majma°u-z-zawã'id,
vol. 9, pag. 167. Muškilu-l'ãŝār di Ţaĥāwiyy,
vol. 1, pag. 335. Bin °Asākir, vol. 5, parte prima, pag. 16. Il tafsīr
del Ţabariyy, vol. 22, pag. 6. Tafsīr di Bin Kaŝīr, vol.
3, pag. 483. Il tafsīr di Suyūţiyy, Ad-durru-l-manŝūr, vol.
5, pag. 198. Il Sunan di Bayhaqiyy, vol. 2, pag. 152. Il Musnad di
Aĥmad Bin Ħanbal, vol. 4, pag. 170.
[15] Tafsīr Ad-durru-l-manŝūr, vol. 15, pag. 198. Dall'analisi
delle altre vie di trasmissione di questa tradizione deduciamo che Abū
Saºīd Ķadriyy ha narrato questa tradizione direttamente dalla
madre dei credenti Ummu Salamaħ. Abū Saºīd, Saºd Bin Mālik
Anşāriyy Ķazrajiyy Ķadriyy, era presente nella battaglia di Ķandaq
e anche dopo di essa. Morì a Medina nell'anno sessanta o settanta
dell'egira lunare. Per ulteriori informazioni sulla sua biografia, consultare
l'opera Usdu-l-ġābaħ (vol. 2, pag. 289).